
Natale: l’unica magia che fa ritornare bambini
Su Facebook, spesso mi imbatto in discussioni fra mamme che si chiedono se è appropriato, per un bambino, credere in Babbo Natale. Molte volte, le mamme stesse scelgono di non raccontare nessuna favola al riguardo, ma è davvero giusto così?
Secondo alcuni, dovremmo gettare nell’immondizia anni e anni di tradizioni, di storie, di incanto e dire ai bambini l’amara verità. E’ vero, qualcuno, nello scoprire che Babbo Natale non esiste, potrà sentirsi amareggiato, frustrato… ma se analizziamo bene la questione, sono ben altri i traumi e i tradimenti che un bambino potrebbe e non dovrebbe vivere…
Avvalorare l’esistenza di Babbo Natale fa parte delle bugie bianche, una bugia a fin di bene, per farlo vivere in una favola.

L’importanza di Babbo Natale
Ovviamente, ogni mamma farà quello che meglio crederà per il suo bambino, ma ciò non toglie che questa cosa dovrebbe far riflettere sulla reale importanza di questa figura.
In effetti, quello che rovina un po’ la magia di questa fiaba è la moltiplicazione dei Babbo Natale nella realtà: negli spot pubblicitari, nei centri commerciali, per le strade, online… mantenere un alone di mistero quando il bambino si ritrova davanti questa figura in carne ed ossa, non è per niente facile.
Ma al di là di questo, io credo che la figura di Babbo Natale, sia un qualcosa di veramente positivo, magico e, perché no, educativo, un simbolo di bontà ma anche di premio per i bambini stessi. Non voglio né sottovalutare né mortificare la mia parte bambina e, personalmente, mi piace immaginare la gioia negli occhi, la meraviglia, e l’eccitazione in mia figlia.
Chi non ricorda l’emozione provata da bambini durante la notte di Natale? Le luci sull’albero, il profumo dei biscotti appena sfornati, la tovaglia con il bicchiere di latte caldo, i mandarini, le carote per le renne… la sensazione che sarebbe accaduto qualcosa di magico…

L’entrata dei bambini nel mondo degli adulti
Ritengo che per i bambini sia fondamentale entrare nel mondo degli adulti a passi felpati e in punta dei piedi. Se raccontassimo loro la verità, toglieremmo loro la possibilità di fantasticare, un modo che, contrariamente a quanto si possa pensare, li aiuterebbe a introdursi in un mondo già molto difficile da reggere…
Privare un bambino della fantasia, non dargli la possibilità di rifugiarsi in un mondo lontano e meraviglioso, toglie, in un certo senso, la speranza di dare vita ai propri sogni, a credere nell’impossibile. Parlare di Babbo Natale lo vedo come un modo di tenerli lontano dal male, per proteggerli dalla triste realtà che li circonda, farli crescere nella convinzione che ci sia ancora del buono e che valga la pena confidare nel futuro e amare il prossimo.
Perchè credere in Babbo Natale?
In aggiunta, a mio avviso, credere in Babbo Natale, non solo aiuta a sviluppare la creatività e l’immaginazione del bambino (come sarà il suo aspetto, il suo carattere, come lo si potrà contattare, accogliere), ma è anche utile per insegnare in maniera naturale che ogni
cosa necessita del suo tempo e del suo impegno. Per di più, imparerà a capire che, delle volte, esiste anche una volontà esterna con la quale dobbiamo rapportarci, che può decidere se accontentarci o no, soprattutto se le richieste appaiono troppo esose o hanno dell’incredibile.
I bambini, insomma, partono col desiderare dei regali, scrivono una letterina, la inviano e aspettano, cercando, nel frattempo, di fare del loro meglio e sperando che i loro sogni vengano esauditi. Il messaggio che passa è che se si impegnano nella vita, le cose belle alla fine
arrivano e se sono sorprendenti, sono ancora meglio perché regaleranno loro una sensazione di piacere immenso. Un concetto che un po’ manca ai ragazzi di oggi, abituati al tutto e subito, destinati a pretendere sempre di più e a mostrarsi aggressivi nel caso non ottengano
quello che vogliono…
Ma Babbo Natale, in un certo senso, rappresenta anche l’unione familiare. Il Natale è, generalmente, quel periodo in cui tutta la famiglia trascorre del tempo di qualità, insieme. Un momento in cui genitori e bambini condividono il periodo più bello dell’anno.

È un tradimento?
Se ci si pensa per bene, quando si parla di Babbo Natale, non si mente al proprio bambino, ma gli si racconta una favola, una storia che narra di magia come quella che si può raccontare ogni volta che parliamo di Cenerentola, di Peter Pan o di Biancaneve.
E, come per le favole che ti raccontavano da bambina, poiché esse sono sempre state considerate strumento di decodificazione della realtà per superare, in particolar modo, conflitti e paure (prendiamo ad esempio Pollicino, Hansel e Gretel, Cappuccetto Rosso), anche
in questa c’è più di una morale e di un insegnamento.
In questo caso, la favola di Babbo Natale ci insegna a sperare e a gioire, a fidarsi ciecamente senza sé e senza ma, a capire la generosità vera e propria, quella che non richiede niente in cambio, anche se nulla è per sempre.
Sono aspetti che un bambino impara a conoscere e ad integrare nella crescita. Poco importa che la storia non sia vera.

Babbo Natale esiste oppure no?
Beh, non sarebbe una cattiva idea, comunque, correre ai ripari per evitare, nei bambini che crescono e pian piano si avvicinano la verità, quello che noi adulti potremmo identificare con la parola ‘trauma’.
Innanzitutto, è consigliabile non dire semplicemente che Babbo Natale non esiste, che ha avuto un infarto o che è morto… In questo caso si creerebbe una frattura nel cuore del bambino che diventerebbe una inutile cicatrice… È davvero una violenza vera e propria che il bambino non merita, ma accompagnarlo alla scoperta della verità in maniera dolce e sensibile, naturalmente, quello sì.
Poco possiamo fare se a svelargli questo segreto sono i compagni di scuola o, addirittura, le insegnanti! Purtroppo, c’è da mettere in preventivo anche questo…
Babbo Natale non disturba chi non crede, ma soddisfa chi lo aspetta con il cuore spalancato.

La scoperta
A volte, tendiamo a far crescere i nostri figli prima del tempo, ma perché togliere loro anche questo attimo di magia?
A 5 anni circa, ogni bambino crede incondizionatamente nell’esistenza di Babbo Natale, il loro modo di vedere la realtà è associata al pensiero magico, ciò che per noi è assurdo, per loro è coerente e accettabile, a 7 anni cominciano ad avere qualche dubbio, a 9 anni, ormai, nessun bambino ci crede più.
E’ una cosa quasi naturale, più traumatica per noi, delle volte, ma per preparare il terreno e compiere insieme questo rito di passaggio, possiamo usare dei piccoli trucchetti che aiuteranno il bambino ormai grandicello a far luce su questo mistero, su questo omone vestito di rosso capace di attraversare l’intera superficie terrestre in una sola notte.
Lasciare qualche indizio, lasciarsi scoprire ‘a metà’, lasciare qualche traccia del proprio passaggio, come, ad esempio, mamma o papà colti in flagrante intenti a piazzare regali sotto l’albero, o smettere di camuffare la propria calligrafia sui bigliettini, possono essere alternative che, personalmente, non prenderei in considerazione…
Soluzione
Piuttosto, poiché i bambini sulla terra stanno aumentando e fare il giro del mondo per accontentarli tutti diventa ogni anno che passa sempre più impegnativo, consiglierei di lasciare una lettera da parte di Babbo Natale in cui viene scritto che passerà ‘il testimone’ ai genitori e che veglierà sempre sul loro ‘lavoro’ in modo che questa tradizione continui anche dopo che ‘se ne sarà andato’. Mi raccomando, però, senza cadere negli eccessi…
Iniziare a lasciare sotto l’albero dei piccoli regali, anche simbolici, da parte di Babbo Natale, e tenere quelli più importanti a vostro nome può essere un’altra valida alternativa. Lasciare che l’elastico che regge la barba finta si veda senza troppa paura di nasconderlo, può essere un indizio che fino a poco tempo prima non avrebbero notato.
Insomma, quando il mito presenta troppe incoerenze, per il bambino è arrivato il momento di fare due più due. Soprattutto se, domandandosi come mai Babbo Natale non porta cibo ai bambini più poveri, ricevono dai genitori una risposta muta.
Se ci arriveranno da soli, per loro sarà un piccolo traguardo, un benvenuto nel mondo dei grandi e potranno sempre e comunque rivivere la magia magari aiutando ad allestire la messa in scena di Babbo Natale per i fratellini o sorelline più piccole.
In fondo al loro cuore, già sanno che Babbo Natale sono la mamma e il papà e mamma e papà sono amore, fiducia e speranza.

Come prolungare la magia
Ma se fai parte di quei genitori che vogliono continuare a vivere in questa favola ancora per un altro anno o se sei un genitore in procinto di partire per questa avventura, eccoti alcuni suggerimenti da cui trarre ispirazione:
- non acquistare giocattoli per gli altri bambini (parenti o figli di amici) nel periodo pre-natalizio; è qualcosa che spetta a Babbo Natale, non a te;
- introduci il vostro bambino al mondo di Elf on the Shelf o Elf for the Christmas;
- prepara con il tuo bambino un piattino con dei biscotti la sera prima, fai sparire i biscotti una volta che avrai messo il bimbo a letto e lascia solo qualche briciola per il giorno dopo (un segno tangibile che dimostra che Babbo Natale è passato); aggiungi un bigliettino di ringraziamento con la firma di Babbo Natale;
- acquista o crea il kit per lasciare le impronte di Babbo Natale e delle renne sul pavimento;
- prepara al tuo bambino uno speciale calendario dell’avvento e raccontagli la storia di Babbo Natale, dei suoi aiutanti, degli elfi, e delle sue renne… di Rudolph, in particolare;
- vestitevi con i pigiami in coordinato e a tema, ovviamente, natalizio;
- crea una playlist di Natale da cantare per tutto il periodo delle feste;
- travesti il papà con un bel cuscino nascosto per simulare la pancia di Babbo Natale, una bella barba bianca e folta e un pesante sacco di regali sulle spalle; altrimenti, se ne hai la possibilità, affitta un Babbo Natale per l’occasione;
- fatti aiutare da app per PC, tablet o telefono come PNP Polo Nord Portatile (per video e chiamate da parte di Babbo Natale), Google Santa Tracker (per seguirlo in tutto il mondo e vedere cosa combinano gli elfi), NORAD Tracks Santa o Catch Santa in my house (per creare fotomontaggi in cui si vede Babbo Natale che lascia i regali sotto l’albero);
- visita il sito di Babbo Natale con il tuo bimbo.
In conclusione
Insomma, con ogni probabilità, riuscirai ad entrare anche te in questo magico conto alla rovescia verso il Natale, e, molto probabilmente, non vorrai più uscirne. Quindi, non mi resta che lasciarti con questo…
Finché crederai nell’amore, nella gioia e nella magia, crederai anche nell’esistenza di Babbo Natale.
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