Se posso arricchire la vita di mia figlia con qualche bizzarra tradizione natalizia che le lasci un bellissimo ricordo dell’infanzia, allora, ben venga. Ecco perché mi sono decisa, finalmente, di adottare un elfo di Babbo Natale.
Molto probabilmente, questo sarà l’ultimo anno in cui la piccola di casa crederà nell’esistenza di questo omone vestito di rosso; ormai, anche se la fatina Ainsell vola ancora per casa, il folletto Spillo se n’è già andato da un po’ e ho timore che, queste festività, siano proprio quelle decisive in cui entrerà definitivamente nel mondo degli adulti.
Erano ormai due anni che ci pensavo, ma ci ho messo un’altra mezza giornata per decidere fra due validissime alternative: the Elf of the Shelf, americano, e the Elf for Christmas, inglese. Altrettanto per scegliere il genere dell’elfo. Ancora adesso mi vedo pentita: forse un maschietto sarebbe stato più versatile, non so… Ammetto che, il fatto di poter cucire un vestitino per l’elfetta, invece che acquistarlo, mi ha portato definitivamente alla scelta. Per l’intera giornata, inoltre, girava per la mia testa l’idea di realizzare l’intero elfo da me, ma sarebbe stato credibile? Avrei fatto in tempo?
Essendo la piccola ormai grandicella, adottare un elfo peluche avrebbe reso questo gioco forse poco verosimile, realizzarlo da me, anche. Elf for Christmas è, in effetti, molto più carino, bello e colorato, con il velcro sulle manine, un certificato di adozione, un calendario dell’avvento, degli stickers. A differenza di Elf of the Shelf, si può scegliere se accompagnarlo da un libro: Elf’s first adventure e The Christmas Muddle. Quest’ultimo può essere personalizzato con il nome del bambino o della bambina, come pure la lettera di Babbo Natale acquistabile a parte. Entrambi non dovrebbero avere l’anima in metallo, utile in casi davvero particolari…
Ma cos’è questa storia?
E’ una tradizione nata in America e cominciata con un libro, The Elf on the Shelf: A Christmas Tradition, di Carol Aebersold e Chanda Bell, che racconta di elfi che nel periodo natalizio lasciano il polo Nord per venire a stare presso le famiglie che li adotteranno e daranno loro un nome. Qui, ogni giorno, studieranno ciò che succede, restando immobili e in silenzio, per poi animarsi la notte e tornare al Polo a riferire al
grande capo, Babbo Natale, quanto visto e sentito. Tornano il giorno dopo, prima che la famiglia si svegli la mattina.
La particolarità di questi Elfi Scout (riconoscibili grazie alla loro tutina rossa e al colletto bianco) è che quando tornano, non sempre si faranno trovare nello stesso posto del giorno prima, anzi! Questi monelli, amanti degli scherzi, potrebbero essersi nascosti in qualunque angolo della casa… Qualcuno, addirittura, potrebbe trovare il proprio elfo nella dispensa accanto al barattolo di biscotti. Sul web si trovano talmente tante foto di folletti immortalati nelle pose più strane e impensabili che è impossibile non ammettere il divertimento!
Quali sono le regole?
Le regole per questo gioco sono poche, ma vanno assolutamente ricordate e rispettate. Sebbene in Italia vi siano delle varianti, personalmente, preferisco rispettare quelle classiche.
- Importantissima è la regola che vieta assolutamente di toccare l’Elfo Scout poiché perderebbe la magia che gli permetterebbe di animarsi e di tornare a casa;
- L’Elfo Scout non può assolutamente parlare, ma è un buon ascoltatore; i più piccoli possono confidargli qualunque segreto e in qualunque momento della giornata;
- Alla Vigilia di Natale l’Elfo è obbligato a tornare al Polo Nord, per prepararsi al prossimo Natale, non ci sono obiezioni!
In fondo al libro che racconta la loro storia, le famiglie scriveranno la data in cui l’elfo è stato adottato e il nome che hanno scelto per lui. In caso di poca fantasia, entrambi i siti web offrono un generatore di nomi automatico o basato sulle iniziali del nome del bambino, del mese in cui è nato o del suo colore preferito. A questo punto, la magia ha inizio!
Ufficialmente, esiste una settimana in cui ogni Elfo Scout fa ritorno dalla sua famiglia. Quest’anno è una finestra che va dal 24 novembre al 1 dicembre. Certo, qualche elfo potrebbe tardare… il corso di addestramento potrebbe essere durato più del previsto oppure qualcuno è stato bloccato da una bufera di neve, chi lo sa? Di sicuro è che arriverà sicuramente e molto molto presto!
Anch’io ho deciso che uno strano pacco proveniente dal Polo Nord apparirà proprio in questo periodo… potrei prenderci dentro e includere il giorno del compleanno della piccola, ma è durante la settimana e c’è scuola…
Ok! Mi sa che questa domenica la dedicheremo interamente alla scelta del nome!
Ah! Un ultima cosa, se scegliete Elf of the Shelf, armatevi di cannella e spirito natalizio. Cliccate subito qui per scoprire perché! Evitate i guanti magici… un paio di pinze basteranno…
Solo per Elf of the Shelf, link veloci:
- Preparati all’arrivo del tuo Elfo Scout
- Scrivi una lettera a Babbo Natale per il tuo elfo
- Generatore di nomi elfici
- Divertenti idee elfiche
- Perché l’Elfo Scout non si muove?
- Cosa succede se tocchi accidentalmente l’Elfo Scout?
- Perché l’Elfo Scout deve tornare al Polo Nord?
- Uno sguardo al Polo Nord
- Attività per i bambini
- Pagina ufficiale facebook di Elf of the Shelf
Cosa racconta, invece, la tradizione inglese…
A differenza del cugino americano, l’elfo di Natale compare nelle case dei bambini il 1 dicembre. Arriva con un kit che comprende un foglio di adesivi, pagelle, certificati di buona condotta, una lettera di presentazione, un paio di fogli bianchi sui quali scrivere la letterina per Babbo Natale e una lettera di addio. Vale per due bambini.
Anche in questo caso si tratta di folletti burloni e pasticcioni che alternano momenti di gentilezza infinita a momenti di marachelle fuori di misura, ma sono Eco-friendly. Come gli Elfi Scout, osservano il bambino nel periodo che precede il Natale, fino alla Vigilia, per poi tornare dritto al Polo Nord in vista dei preparativi per l’anno venturo.
Come già detto in precedenza, i libri con la loro storia devono essere acquistati separatamente, ma solo uno può essere personalizzato con il nome del bambino o dei bambini, fino ad un massimo di cinque.
Gli elfi di Natale inglese hanno una particolarità: loro usano delle piccole porticine magiche che fungono da collegamento principale tra la casa della famiglia adottiva e il Polo Nord. Ovviamente, sono una variante delle fairies doors, quindi, attraverso di loro e in un battito di ciglia, possono visitare la Foresta Incantata o recarsi al Workshop degli elfi. In questo modo, non avranno bisogno della polverina magica per volare e ne resterà di più per Babbo Natale per affrontare il lungo viaggio dedicato alla consegna dei regali la notte del 24 dicembre.
Sebbene il sito offra una bellissima porta degli elfi – che fa venire voglia di comprarla solo a vederla, perché provvista di cartelli intercambiabili e di lucetta notturna, – mi sono convinta, essendo con molta probabilità l’ultimo anno in cui si potrà respirare aria
di magia in casa, di non acquistarla e di chiedere alla nostra fatina se l’Elfo Scout potesse ‘prenderla’ in prestito…
Credo che, sebbene gli elfi di Babbo Natale siano tipi birichini ed imprevedibili, fra creature magiche si intendano…
Solo per Elf for Christmas, link veloci:
- Dai il benvenuto al tuo elfo
- Generatori di nomi elfici
- Perché l’Elfo di Natale non si è mosso?
- Divertenti idee elfiche
- Come dimostrare che gli elfi sono davvero magici?
- The Christmas Muddle o Elf’s First Adventure
- Porta degli Elfi
- Ricevi una lettera da Babbo Natale
- Attività per i bambini
- Pagina ufficiale Facebook di Elf for Christmas
E in Italia?
In Italia facciamo un po’ quello che vogliamo… prendiamo spunto dagli americani ma facciamo come gli inglesi. Ogni mamma ha la sua lista di scherzi da mettere in atto, il suo proprio elfo, il suo modo di accoglierlo e di salutarlo. Secondo l’adattamento italiano, l’elfo si può toccare e coccolare; viene per conoscere il bambino e i suoi desideri, sapere che programmi guarda in televisione, che cosa ama leggere, come passa i pomeriggi in casa.
In questo caso l’elfo arriva nella notte del 30 novembre, in modo che la sua comparsa coincida con l’inizio di dicembre. Spesso, anche la porta appare allo stesso modo, ma è accompagnata da una lettera di presentazione dell’elfo. Qualche genitore prolunga addirittura la permanenza dell’elfo fino all’Epifania…
Le mamme italiane adorano creare le magiche porticine con i loro bimbi oppure si cimentano con il fai da te usando materiali di recupero. Questo, assieme alla decorazione dell’albero, alla visione di cartoni in tema o alla visita dei mercatini natalizi, permette all’intera famiglia di entrare nello spirito natalizio.
L’elfo mantiene sempre il suo carattere dispettoso.
Il libro in cui la tradizione americana è stata adattata in base alle convinzioni dell’autrice è: Che la magia abbia inizio. Attenzione: elfo in arrivo!
Qui sotto, il link del gruppo ufficiale Facebook.
Non puoi vedere la magia del Natale, devi sentirla.
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