Settembre, primo giorno di scuola…

Il distacco, fa parte della vita. Prima o poi, mamma e bambino lo devono affrontare. Specialmente per le mamme o i papà che lavorano, il distacco dal proprio piccolo è un momento difficile e molto sofferto, spesso condito dai sensi di colpa. Per i genitori che non dispongono dell’aiuto dei nonni, poi, l’asilo nido o la scuola materna sono scelte obbligate.
E’ necessario, però, cercare di vivere questo momento nella maniera più semplice e serena possibile perché è un momento positivo nella vita del bambino e non va vissuto con agitazione e preoccupazione. Al contrario, si trasmetterebbe al proprio figlio un messaggio negativo e carico d’ansia.
Il distacco, dunque, è un primo passo verso l’indipendenza e l’autonomia e contribuisce a far crescere nel piccolo la fiducia in se stesso; ma non solo: egli imparerà anche a stare con gli altri e ad accettare le regole della vita sociale.
Ma in una società in cui i bisogni emotivi del bambino non vengono considerati un valore aggiunto bensì un qualcosa che si può anche tralasciare, è necessario andare controcorrente.
E’ importante, quindi, iniziare questo percorso preparandolo psicologicamente prima di iniziare questa nuova routine e di proseguire a parlarne successivamente, creando una sorta di continuità tra casa e scuola.
Primi passi

In quanto mamma, e avendo vissuto direttamente questa esperienza sia per ciò che riguarda l’inserimento al nido, sia per quello che concerne la scuola materna, mi sento di dare qualche consiglio a voi genitori che vi trovate a leggere questo post, in questo momento. Ecco un elenco di fasi utili per affrontare al meglio questa avventura meravigliosa!
- preannunciare il prossimo ingresso all’asilo sfogliando libri sull’argomento adatti ai bambini;
- portarlo a vedere il nido, dicendogli che andrà a giocare con altri bambini e che lì troverà tanti giochi;
- nei giorni che precedono l’entrata al nido, adattare la sua routine ai nuovi orari;
- andare con lui a comprare il coordinato per la scuola.
Successivamente
E’ quasi scontato che mostrandosi interessati all’ambiente in cui il bambino passerà gran parte della giornata, si pongano delle basi di tranquillità e fiducia anche nel piccolo, ma come? Tre punti per riflettere:
- cantare le stesse canzoncine e filastrocche che vengono proposte dalle educatrici;
- al mattino, parlare dell’asilo nominando compagni e insegnanti;
- una volta a casa, farsi raccontare che cosa ha fatto durante la giornata.
Cosa non fare
Non è facile nè per il genitore, nè per il bambino, e tanto meno per le insegnanti, affrontare questa tappa con tranquillità, se mancano alcuni presupposti fondamentali:
- dire bugie come ‘torno presto’ o, addirittura andare via di nascosto;
- entrare con il bambino in braccio, meglio accompagnarlo per mano;
- tentennare nei saluti;
- mostrare indifferenza o preoccupazione al suo pianto.
L’inserimento al nido dovrebbe essere fatto in maniera molto graduale e con almeno un genitore, per infondere al piccolo curiosità, serenità e positività.
Scegliere una struttura che si avvicini il più possibile alle scelte della famiglia, in cui ci siano persone capaci di rispetto, ascolto ed empatia, è una questione da non sottovalutare perché è possibile concordare con loro alcune modalità di accudimento; collaborazione e flessibilità tra educatrici e genitori, sono sempre un supporto in questo difficile momento.
Cosa può essere d’aiuto
Importante è non tentennare al momento dei saluti: sicurezza e decisione trasmettono al bambino la certezza che il posto in cui lo avete portato sia un luogo sicuro.

Salutarlo, rassicurarlo sul fatto che la mamma o il papà torneranno, dire la verità: è un modo per costruire la fiducia verso il genitore ed, in particolare, verso se stesso e le educatrici.
Prestare attenzione al suo pianto, se dovesse arrivare. Prendersi il tempo giusto per accogliere quel pianto, salutarlo esprimendo il proprio dispiacere di dover andar via e allo stesso tempo mostrare fiducia verso le educatrici, sono aspetti importanti per il benessere del bambino.
Infine, portare il proprio giocattolo preferito, mettere una piccola goccia di profumo della mamma, mettere in tasca un suo bacio, attaccarsi lo stesso adesivo addosso, indossare un braccialetto creato con lei… costruire un rituale al momento della separazione, ogni mattina, può essere un modo per rendere più dolce il distacco.
Libri consigliati
- Zeb e la scorta di baci di Michel Gay
- La famiglia topini va a scuola di Kazuo Iwamura e Haruo Yamashita
- I tre piccoli gufi di Martin Waddell
- A più tardi di Jeanne Ashbé
- Lacrime che volano via di Sabine De Greef
- Mamma quando torni di Ludovica Cima
- Quando arriva la mia mamma di Isabella Paglia e Chiara Gobbo
- Alice e il primo giorno di asilo di Giorgia Cozza e Maria Francesca Agnelli
- Che cosa fanno le mamme quando i bambini sono alla scuola materna? di Libby Gleeson e Leila Rudge
Auguro a te e al tuo bambino un’avventura ricca di sorprese e divertimento! A presto!
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