INDICE
- I giochi dopo i 6 mesi
- Un compagno di giochi
- Il dudù: un morbido peluche amato dai più piccoli
- Il gioco più amato dai bambini: il libro in tessuto
- La palla: un gioco per interagire
Cosa amano i neonati di più al mondo? Ovviamente la loro mamma, ma se hai bisogno di una mezz’oretta tutta per te, sicuramente avrai bisogno di un valido alleato. Ora ti svelo quali sono i giochi più amati dai bambini piccoli.
I giochi dopo i 6 mesi
I neonati di circa 5 mesi sanno esercitare in maniera ottimale il controllo sui movimenti delle mani e dei piedi: portano con disinvoltura le mani alla bocca e, talvolta, straordinariamente, anche l’alluce del piede. A 6 mesi riescono a prendere e a tenere in modo saldo un qualunque oggetto gli venga porto e a sette mesi sperimentano il rumore che producono le cose sbattendole tra di loro o a terra.
Il gioco delle espressioni davanti allo specchio, i giocattoli appesi sull’area gioco, il gioco di batti batti le manine, il nascondino e i pentolini sono solo alcuni giochi con cui intrattenere un neonato, ma è proprio in questo periodo che gli si possono proporre pupazzi di peluche o in tessuto da coccolare e che possono anche essere succhiati senza alcun rischio.
Il giocattolo: un compagno di giochi
Qualunque giocattolo diventi il preferito del bambino, compagno inseparabile per i momenti di sconforto o da stringere all’ora della nanna, è definito oggetto consolatorio ed è il primo tra i primi giochi più amati dai neonati.
La sua funzione è quella di rievocare la figura della mamma e costituisce la prova che la mamma esiste e torna sempre.
È la zattera di salvataggio per i momenti di stress; per quegli attimi in cui il bambino si sente solo e smarrito, soprattutto quando è il momento di scivolare tra le braccia di Morfeo.
Contrariamente a quanto si possa pensare, questi giochi non sono espressione di disagio del bambino; anzi, è stato dimostrato che avere un giocattolo del cuore li aiuta a manifestare meno paura nei confronti del buio, dei temporali o dell’ignoto.
Il dudù: un morbido peluche amato dai più piccoli
Con il termine dudù, dal francese doudou, coperta, si indica qualsiasi oggetto in tessuto che ricorda al bebè la mamma o il papà ed è fondamentale per calmare il neonato e accompagnarlo nella sua crescita.
Può essere un coniglietto, un elefante, un unicorno, un orsetto, ma il più delle volte possono andar bene anche un pezzo di stoffa o una vecchia maglietta. Quello che è essenziale è che sia impregnato dell’odore dei genitori, poco importa la forma o il colore.
Poi, man mano che cresce, questo giocattolo, da oggetto consolatorio passerà ad essere considerato un oggetto transizionale: un oggetto, cioè, che consentirà al bambino la graduale separazione dai genitori. Ecco perché fanno parte dei tre giocattoli più amati dai bambini.
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Il gioco più amato dai bambini: il libro in tessuto
Hanno mille e più nomi: quiet book, busy book, activity book… ma, essenzialmente, sono semplici libricini di pochissime facciate interamente realizzati in tessuto.
Sono nati principalmente da mamme creative, come me, ma ad oggi ne esistono di svariati tipi anche in commercio che si possono immergere in acqua o che emettono dei suoni quando vengono scossi.
Questi giocattoli pongono le basi per amare la lettura durante la crescita, ma sono anche degli ottimi alleati per tenere occupato il bambino a tavola anziché i tanto odiati dispositivi elettronici.
Tra i giocattoli più amati dai bambini non possono proprio mancare!
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La palla: un gioco per interagire
Anche la palla non può mancare tra i giocattoli preferiti dai bambini. Fa parte dei giochi più amati dai bebè. Vanno bene palle di ogni genere e tipo: da spingere con le manine, da lanciare, da osservare mentre rotolano. Vanno bene morbide, da poter mettere in bocca o dure da far rimbalzare.
Da quando nasce fino ai 6 anni il bambino attraversa una fase in cui i suoi sensi vengono affinati e, questo, lo si osserva perché il suo interesse per il mondo che lo circonda è molto forte.
Nel caso dei piccoli lo scopo della palla è quello di stimolare e migliorare la manualità poiché può essere afferrata e rigirata tra le mani. Ne esistono, dunque, di diversi tipi: dalla palla a spicchi, in cui ogni sezione della superficie è rappresentata da un disegno o materiale diverso, percepibile alla vista e al tatto; alla palla rainbow, con grandi fori che offre la possibilità di afferrarla con le dita o di estrarre tessuti o piccoli oggetti che si trovano al suo interno.
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