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Il gioco, per il bambino, è un’attività seria, specie se ha già iniziato a interagire vivacemente con il mondo.
Ma se il tuo cucciolo è ancora in fasce, non occorrerà riempirlo di stimoli. Lo sapevi?
La prima regola per combattere la noia è sollecitarlo adeguatamente dedicandogli del tempo: leggendogli delle storie brevi, cantandogli delle canzoncine divertenti, utilizzando dei giochi che si muovono o che producono suoni… Sedendoti sul lettone accanto a lui o su un morbido tappeto l’unico ingrediente di cui avrai bisogno sarà la fantasia. Il tuo sforzo varrà la sua partecipazione, attività e curiosità alla vita.
Attenzione sempre, però, a proporgli dei giochi adatti alla sua età.
No ai troppi stimoli
I neonati non hanno la capacità di concentrarsi a lungo sullo stesso gioco e, spesso, noi genitori tendiamo a sovraccaricarli di stimoli con giostrine e tappeti musicali, ma se il bambino riempisse i momenti di noia ricercando in sé stesso le risorse, sarà in grado di dare libero sfogo a fantasia e creatività, elementi preziosi per la sua crescita.
Avete mai notato come riesca a distrarsi da solo giocando con manine e piedini quando si sveglia dal suo sonnellino o come riesce a perdersi nell’osservare per interi minuti oggetti di tutti i giorni che trova attorno a lui?
Ovviamente, il bambino impara a gestire l’attesa in maniera molto diversa dall’adulto; ed è proprio in quei momenti che il tuo bebè capirà come comunicare, esprimersi, interpretare la realtà, perfezionare gesti e abilità: infatti, ogni azione ha per lui un significato che gli permetterà di maturare adeguatamente.
Anche una volta cresciuto bisognerebbe lasciare al piccolo l’iniziativa di decidere da solo quale gioco svolgere.
Alternative ai giocattoli
Con la crescita, la presenza del genitore sarà sempre più importante, ma senza dimenticare che la sua funzione dovrà essere quella di accompagnare il bimbo nei momenti di noia e non riempiendo questi attimi con oggetti.
Per insegnargli che il vuoto può essere riempito anche con parole più che con oggetti, basterà, ad esempio, fargli scegliere alcuni protagonisti e spronandolo a inventarsi particolari o azioni nel momento in cui gli si racconta una fiaba.
Vivaci, curiosi, instancabili, i bimbi possono essere intrattenuti anche con canzoncine e filastrocche: cantare o recitare parole in rima favorisce lo sviluppo del linguaggio. Accompagnandole, poi, con una serie di azioni dolci e lente saranno un ottimo allenamento per stimolare il senso del movimento.
Un’altra idea semplice è mettere il bebè davanti ad uno specchio. Mentre lui è a pancia in giù sul lettone o su un tappeto, puoi giocare con la tua e la sua immagine per qualche secondo. Questo lo incoraggerà all’azione che stimolerà, di conseguenza, le vie cerebrali. Attenzione, però, a non allungare troppo i tempi del gioco. Il neonato, infatti, fatica a sollevare la testa e per questo motivo vanno evitati ripetuti sforzi. Piuttosto, puoi ripetere il gioco più volte, ma nell’arco della giornata.
Vuoi saperne di più sull’importanza del gioco per il tuo bambino? Attendi il prossimo post: il gioco in tappe.
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