Indice
- Come nasce la tradizione dell’Elfo Scout di Babbo Natale?
- La missione dell’Elfo Scout di Babbo Natale
- BACHECA IDEE
- Primi passi
- Regole principali sull’Elfo Scout di Babbo Natale
- Cosa succede se l’elfo Scout di Babbo Natale viene toccato?
- Le novità ElfontheShelf.com
- Come adottare un Elfo Scout di Babbo Natale
Da quando ho scritto l’articolo sulla tradizione americana di Elf on the Shelf, la curiosità di molte di voi si è davvero moltiplicata tanto che molti Elfi Scout che avevo qui in attesa hanno trovato casa grazie al portavoce di Babbo Natale, l’Elfo Pancake, responsabile del Centro Adozioni del Polo Nord.
Alcune mamme hanno riadattato la storia a seconda dell’età dei loro bambini e delle tradizioni familiari: alcune hanno acquistato la porticina che mette in comunicazione il nostro mondo con la Lapponia, altre, hanno deciso di tenere l’elfo sulla mensola tutto l’anno, altre ancora lo hanno fatto arrivare la mattina del 1 dicembre, altre si sono unite al gruppo italiano a sostegno delle autrici che ne hanno fatto una versione italianizzata di una vecchia usanza nordica…
Ma facciamo un passo indietro.
Come nasce la tradizione dell’Elfo Scout di Babbo Natale?
È una tradizione che gli Americani hanno portato in auge da qualche anno, specialmente grazie al libro The Elf on the Shelf di Carol V. Aebersold, ma che possiamo trovare in altre versioni europee. Per praticità, parlerò di questa tradizione che, dopotutto, può essere comunque riadattata a proprio piacimento.
La storia narra di Elfi Scout che dall’ultima settimana di Novembre (quest’anno questa finestra si apre il 22 novembre) fino al 1 dicembre si nascondono nelle case dei bambini allo scopo di riferire a Babbo Natale tutto ciò che succede in famiglia: azioni buone o azioni cattive che vengono compiute da tutti i membri, nessuno escluso. La leggenda si colora poi di ricchi dettagli che rendono la presenza in casa dell’elfo divertente e appassionante specialmente per i più piccoli.
La missione dell’Elfo Scout di Babbo Natale
La sua missione è quella di osservare i bambini e la loro famiglia per poi raccontare al Grande Capo in persona, il signor Babbo Natale, come hanno trascorso le loro giornate in attesa del Natale. Per rendere ancora più emozionante la cosa, i genitori spostano l’elfo quando i bambini sono a letto per poi farli ritrovare, al mattino, nelle posizioni più svariate e lo incolpano di tutti gli eventuali scherzi che sono accaduti nella notte.
Primi passi
Viene acquistato un elfo a cui bisognerà dare un nome affinché acquisisca la magia del Natale ma non bisogna mai toccarlo durante il giorno; rimarrà immobile, prevalentemente seduto, su una mensola della casa. Sarà durante la notte che prenderà vita: compirà un viaggio verso il Polo Nord per raccontare a Babbo Natale la giornata appena trascorsa della famiglia e tornerà muovendosi in casa combinando qualche pasticcio e tanti piccoli disastri.
La mattina i bambini troveranno le tracce delle loro marachelle e anche messaggi misteriosi da decifrare.
Regole principali sull’Elfo Scout di Babbo Natale
Le regole per questo gioco sono poche, ma vanno assolutamente ricordate e rispettate.
- importantissima è la regola che vieta assolutamente di toccare l’Elfo Scout poiché perderebbe la magia che gli permetterebbe di animarsi e di tornare a casa;
- l’Elfo Scout non può assolutamente parlare, ma è un buon ascoltatore; i più piccoli possono confidargli qualunque segreto e in qualunque momento della giornata;
- alla Vigilia di Natale l’Elfo è obbligato a tornare al Polo Nord, per prepararsi al prossimo Natale, non ci sono obiezioni!
Cosa succede se l’elfo Scout di Babbo Natale viene toccato?
Se hai adottato la regola citata nel paragrafo precedente, potresti ritrovarti con un elfo privo di magia perché il tuo bambino potrebbe averlo toccato per sbaglio durante il giorno. Per fortuna, esiste una soluzione pratica che però va utilizzata in via del tutto eccezionale:
- scrivi una nota su un foglio di carta in cui ti scusi per aver toccato l’elfo: è il modo più veloce per riattivare la magia velocemente
- spargi un pizzico di cannella vicino al tuo elfo: questa spezia è come un multivitaminico, lo aiuterà a compiere il viaggio verso l’ospedale elfico del Polo Nord per un check-up
- canta con la tua famiglia una canzone di Natale: gli elfi amano cantare e questo è un modo per creare la giusta atmosfera di guarigione
Le novità ElfontheShelf.com
Se sei un’insegnante e hai bisogno dell’aiuto di un Elfo di Babbo Natale, il sito ufficiale di Elf on the Shelf propone qualche breve lezione, corredata di risorse grafiche, per rendere più eccitante lo studio. Purtroppo è in prevalenza a lingua inglese, ma sono sicura che potrebbero essere risorse interessanti per la tua classe.
Oltre agli Elfi Scout di Babbo Natale si sono aggiunti:
- gli Elf Pets, teneri animaletti di peluche: volpi, orsi e renne che rimangono con il tuo bambino tutto l’anno
- gli Elf Mates, collaboratori di Babbo Natale: chef, fabbricatori di giocattoli e calzolai campioni di gentilezza
- i Bogies, teneri animaletti, amici degli Elf Pets che si assicurano che tutto, al Polo Nord, funzioni alla perfezione
Puoi visitare il sito ufficiale di The Elf on the Shelf.com per scoprire tutto ciò che riguarda questa tradizione.
Ma non è finita qui!
Come adottare un Elfo Scout di Babbo Natale
Per il tuo bambino ho creato un elfo Scout interamente di peluche, realizzato con tessuti certificati e con marcatura CE. Quest’ultima ti garantisce che il giocattolo che acquisti (perché di questo si tratta) è stato studiato e progettato per essere utilizzato in maniera sicura dal tuo bambino.
Al momento dell’acquisto puoi scegliere il colore della pelle, degli occhi e dei capelli. Oltre che al nome, ovviamente!
Dopo l’acquisto arriva con il Certificato Ufficiale di Adozione e una lettera personalizzata firmata direttamente da Babbo Natale in una busta proveniente direttamente dall’Ufficio Postale del Polo Nord.
Se vuoi adottare l’Elfo Scout di Babbo Natale scrivi direttamente una mail indirizzata all’attenzione di Pancake a questo indirizzo info@bimbiebimbe.com.
Spero di vedere il tuo nome nella lista delle famiglie adottive!
Ti è piaciuto questo articolo? Aiutami a condividerlo con le altre mamme!
Altri articoli che potrebbero interessarti:
Lascia un commento